mercoledì 15 febbraio 2012

Scusate il ritardo..

Forse dovrei smetterla con il mio bastian contrarianesimo (se mi è concesso un neologismo, pure un pò bruttino).
A forza di sentire l'irrefrenabile necessità di pensare l'esatto contrario (o almeno qualcosa di un pochino diverso) rispetto al mio interlocutore di turno, finisco spesso con il perdere di vista la mia reale opinione.
Sono in disaccordo con me stesso e perdo la capacità di seguire una linea dritta che mi permetta di raggiungere un obiettivo. A volte mi sembra che due opinioni contrastanti tra loro abbiano valide fondamenta, e tendo a levarmi dall'impaccio con una salomonica/ svizzera neutralità.A volte invece mi sembra quasi che non esista una valida opinione riguardante alcuni argomenti, finendo per scontrarmi contro tutti e tutto e senza riuscire ad andare d'accordo con nessuno.
Sento la necessità di smettere di pensare quando in realtà non sono in grado di farlo, provo irritazione per cose che in realtà non dovrebbero far altro che sfiorarmi delicatamente, così come mi faccio trapassare senza battere ciglio quando quello che dovrei fare sarebbe spostarmi o parare il colpo.



Detto questo...quanti di voi ieri, giorno di San Valentino, hanno visto san Remo?Io, lo ammetto, ne ho visto un pezzo, ma solo dopo aver festeggiato San Valentino.
Beh si, festeggiato in modo un pò anomalo è vero. Perchè io e la mia dolce metà, ingordi, i regali ce li siamo scambiati già settimana scorsa. E poi perchè, al contrario delle ormai inflazionate coppie formate da donna disillusa e uomo virile che pensa che San Valentino sia solo la solita festa consumistica bla bla (mascherando la reale intenzione di spendere i soldi del potenziale regalo in un biglietto per la partita del Milan o in una fornitura di peli pubici), io, dei due componenti della coppia, sono quello romanticone che ci teneva a festeggiare come una ragazzina in calore alla vigilia del ballo scolastico (ho visto troppi dawson's creek..).
Dopo una bella cenetta al messicano (avendo trovato un posto praticamente per miracolo) e un brindisi davanti alla TV (dando il via alla nostra felice carriera di alcolismo sfrenato a base di spumante dolce e baylees), la scarsità di contenuti della programmazione serale di ieri ci ha indirizzati verso il festival della canzone italiana (??).
Non voglio soffermarmi sulla mia pessima considerazione di questa manifestazione (l'ho già fatto in un pluripremiato articolo su CIAO.IT), e nemmeno voglio perdermi in considerazioni sulle persone che lo popolano, sul palco e nella platea. Voglio soffermarmi su quanto detto da Celentano.
Un uomo che fino a qualche ora fa mi stava particolarmente antipatico, e che ho sempre ritenuto ampiamente sopravvalutato sia dal punto di vista umano che artistico.Un uomo che ora, un pochino, invidio.
O meglio. Invidio la sua capacità, forse aiutata dalla consapevolezza di avere,in qualche modo, le spalle coperte,di esprimere una convinzione.Sono tante le persone a questo mondo (quasi tutte, me incluso) che esprimono opinioni, che si riempiono la bocca di parole vuote con l'unico scopo di ricavarne qualcosa, da qualsiasi punto di vista.
C'è chi esprime un opinione nella speranza di averne un tornaconto economico, chi sperando di ottenere affetto e simpatia, chi ancora spera di ricavarne una posizione di potere su qualcun altro.. E chi a volte lo fa con l'unica intenzione di non far del male a nessuno...
C'è chi, e in questo la mia sopracitata dolce metà mi è ampiamente superiore, è in grado invece di esprimere convinzioni. Di parlare (più raramente discutere) come se non ci fosse domani, provando un brivido che va ben oltre la speranza di ottenere un risultato, perchè il risultato più grande è stato guadagnare la consapevolezza di avere ragione. Di avere qualcosa da dire che più che a se stessi possa far ottenere un risultato a qualcuno che le tue parole le sta ascoltando.
Non ho ascoltato tutto l'intervento di Celentano e sono sicuro che non avrei condiviso alcuni dei suoi passaggi, ma in fin dei conti, come detto, spesso non condivido nemmeno qello che dico io stesso...